Ciao!
Stavo sfogliando un giornale di moda giorni fa, e ho visto una foto meravigliosa di Dita Von Teese, la regina del burlesque. Bellissima, pelle di alabastro e chioma d’ebano in forte contrasto.
Scommetto che a molte di voi il suo stile fa impazzire, così vintage e di classe, ma con un tocco gothic.

Devo dire che Dita mi sta simpatica già per il solo fatto che si fa tutto da sola,,trucco, outfits, acconciature capelli, ect.
Bisogna sempre imparare dalle persone che sanno fare molte cose senza chiedere a nessuno! Di questi tempi meglio risparmiare e tenerci i soldini per cose veramente importanti, dove possiamo usare il “fai da te” casalingo ne dobbiamo assolutamente approfittare.

Bene, ritornando al discorso capelli, Dita Von Teese se li tinge da sola, perchè dice che “spendere trecento dollari in un salone per farsi il colore nero non è intelligente”, lei opta per una tinta da supermarket, la Garnier 100% color, nero blu ovviamente. Costo complessivo circa sei dollari.
Alla facciazza dei parrucchieri costosissimi! 😀

Ultimamente ho deciso di buttarmi di più sui prodotti naturali, quindi le tinte chimiche per ora le ho abolite. Utilizzo hennè e colorazioni a base di erbe tintorie, cercando di arrivare ad ottenere un castano ramato abbastanza simile al mio naturale.

Ieri però era giornata di cambiamenti!!!
Dopo aver visto molte altre meravigliose foto di modelle dai capelli scuri,oltre quelle di Dita Von Teese, e mi sono decisa :
divento mora pure io! 🙂
Come? Beh i metodi sono diversi, io ho scelto quello naturale per eccellenza.
Scurisco i capelli con l’indigo! Almeno per il momento.

Per chi non l’ho sapesse l’indigo, comunemente chiamato”hennè nero” (anche se poi hennè non è), è una pianta tintoria che tinge di blu. Se applicato sui capelli già scuri dona riflessi nero blu molto naturali.

Se si vuole scurire i capelli, o coprire i capelli bianchi, con questa pianta occorre fare un passaggio doppio, ossia prima fare un hennè rosso e poi l’indigo sopra.
L’hennè funge da aggrappante e da colore di base. Esattamente come se avreste delle tempere e mescolaste il rosso arancio al blu otterrete un marrone scuro.
Infatti succede proprio così,  far prima l’hennè e dopo indigo sui capelli vi regalerà una tonalità di castano scuro, se le applicazioni saranno costanti e ravvicinate si raggiungerà il nero con riflessi bluastri.

Io tre giorni avevo fatto un hennè rosso rame e mogano della Shiraz, successivamente ho applicato l’indigo.
Come marca ho optato per la Khadi, presa da Biocosmesi online, che reputo economica ma efficace, ho mescolato il nero schwarz con L’indigo puro.
I pro della colorazione con tinte vegetali sono molti. Capelli sanissimi, zero forfora, meno rischi per la salute, biodegradabilità, e nessun test sugli animali.
I capelli saranno lucidissimi a specchio, e nessun balsamo al silicone potrebbe mai darvi tanta lucentezza e corposità.

                       I contro sono comunque da valutare.
Sicuramente un doppio passaggio richiede tempo e manualità, non dovete avere il naso sensibile agli odori erbacei e terrosi, e non dovete avere fretta! Se aggiungete sale per far tingere di più l’indigo potreste avere qualche problema di secchezza dove la pelle più delicata.
Se non  risciacquate bene tutto l’indigo potreste avere un leggero prurito al cuoio capelluto.

L’indigo poi tende a sgocciolare molto. Per questo vi consiglio di aggiungere sempre un cucchiaio di hennè neutro nell’impasto che lo renderà più denso.
Oppure potete provate marche di miscele di erbe come la Sante Naturkosmetick o la Logona  che contengono alginato proprio per evitare che il colore coli.

Se l’idea di avere a che fare con le tinte vegetali non vi ispira, per vari motivi, io vi consiglio di optare comunque per tinte per capelli il più ” naturali ” possibili.
L’idea di Dita Von Teese, di tingersi i capelli a casa propria, è buona. Specie per i colori facili come il nero che non hanno stacco di volta in volta, e non hanno sfumature difficili da ottenere.

Le marche di tinte che sento di consigliare sono quelle che in passato ho usato personalmente negli anni passati:

– Color Erbe di Natur Erbe

Mi era piaciuta molto, se tornassi al chimico opterei per questa tinta. Molto delicata, non mi ha causato irritazione, è comoda perchè permette di essere mescolata a seconda di quanta ve ne serve. La composizione è in gel, non cola e l’ odore non è forte.
Ci sono molto colori disponibili e due versioni ” classica ” e ” dolce”, quest’ultima ancora più delicata.
Mi era piaciuto anche il super schiarente della stessa marca, che era veramente schiarente! L’ho utilizzai per diventare praticamente bionda 🙂

– Color Lucents di Villa Lodola

Una tinta buona, l’odore ricorda l’inchiostro, è in versione crema, copre bene i bianchi. Non è naturale al 100% ma molte schifezze non le contiene.
Mia mamma l’ha usata per tanto tempo, le piaceva molto!

– Gel colorante de L’Erbolario

Non è una tinta vera e propria, è un riflessante più che altro, comunque è delicato ed è ideale per cambiare colore prima di passare definitivamente ad una tinta permanente. Specie per i colori come il rosso e il nero io consiglio sempre di fare una test con un riflessante temporaneo, casomai si torna indietro al proprio colore naturale senza troppi dolori.

Vi ricordo di fare SEMPRE un test di allergia prima di fare una qualsiasi tinta, hennè compreso! Non fate come fanno tante che non ci pensano o si dimenticano, perchè io stessa ho provato cosa significa avere una reazione allergica e non è divertente!
Quindi tutelatevi e testate 48 ore prima, di volta in volta, la tinta che volete fare.

Bene, se siete curiosi di sapere, e di vedere, se l’indigo ha tinto la mia chioma vi aspetto domani 😀

Vi posterò poi i risultati del prima e dopo!

Un saluto!