Sua Maestà Il Caco, il frutto degli Dei!

Ciao Gente!!!! 😀

Siete in preparazione regali e addobbi natalizi?
Immagino di si!

Questo è un periodo magico dell’anno, fuori fa freddo (finalmente), la città è illuminata dalla lucine natalizie, si pensa alle prossime festività imminenti con tutti i preparativi da fare!

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Il Caco, il frutto degli dei, il Re dell’autunno!

Si, è un momento dell’anno decisamente frenetico e non è facile che molte persone si facciano prendere dallo stress e si stanchino troppo.
Ma c’è una soluzione! Una giusta alimentazione!
Eh si, nei periodi dove dobbiamo dare di più l’alimentazione è fondamentale perchè a seconda di cosa mangeremo il nostro organismo avrà o meno energia, salute e difese immunitarie.

Oggi vi voglio parlare del mio frutto preferito in assoluto!
Quest’anno ne sto facendo davvero una mega scorpacciata! 😀 Lo mangio ogni giorno e finché sarà di stagione lo comprerò!

Sto parlando di????
Ma del mitico Caco! 😀

Voi non potete immaginare ma io in estate me lo sogno la notte talmente mi manca!
E’ troppo buono e io ne vano pazza.

Ma vediamo un po’ di analizzare meglio questo frutto buonissimo scoprendone le qualità e la sua storia.

Il caco ha diversi altri nomi, è conosciuto nel mondo anche come kaki o cachi. (In inglese  si chiama Persimmon…che è un nome troppo bello! :D)

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Cachi, in inglese si chiamano Persimmon, un frutto buonissimo e davvero salutare

Il suo nome botanico è Diospyros kaki ( letteralmente “grano di Zeus”) e appartenente alla famiglia delle Ebenacee
E’originario dell’Asia orientale, è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo infatti
è conosciuta per il suo uso in Cina da più di 2000 anni. Viene definito dai cinesi l’albero delle sette virtù perchè:

– vive a lungo
– dà grande ombra
– dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami
– non è attaccato da parassiti
– le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino all’arrivo del gelo
– il legno fa un bel fuoco
– la caduta dell’abbondante fogliame produce un ricco concime

Il Caco è oggi considerato “l’albero della pace”, perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell’agosto 1945!

Intorno alla metà dell’Ottocento fu diffuso in America e Europa.
In Italia sorsero le prime coltivazioni nel Salernitano, in particolare nell’Agro Nocerino, poi in Sicilia e in Emilia.
I kaki sono alberi molto longevi e possono diventare pluricentenari, ma con crescita lenta. Sopporta male i climi caldo-umidi.

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Un buonissimo caco bio! La sua colorazione arancio accesa è dovuta all’alta concentrazione di Betacarotene.

I frutti commestibili sono detti loti, diospiri o kaki mela. Questi ultimi vengono consumati anche acerbi e sono detti “vaniglia”. I cachi classici sono invece mangiabili sono ad uno stato avanzato di maturazione e sono detti “morbidi”. (se mangiati acerbi allappano la lingua a causa dell’alto contenuto di tannino)

Ecco tutte le varietà di caco prodotte in Italia:

– Loto di Romagna
– Vaniglia della Campania
– Fuyu
– Kawabata
– Suruga.
– cioccolatino

Le proprietà nutrizionali del Caco

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Ogni giorno in autunno mangio un caco passato per beneficiare di tutte le sue proprietà nutrizionali!

Un Caco apporta circa 70 kcal per 100 g.
È composto dal 78,20% di acqua. Contiene zuccheri, proteine, tracce di grassi, una discreta quantità di vitamina C, vitamine del gruppo B, è ricco di beta-carotene e di potassio.
Contiene tantissimi antiossidanti in particolare il betacarotene, già sopracitato, il licopene e zeaxantina.

 

Il Caco ha proprietà lassative e diuretiche, è perfetto per eliminare le scorie e le tossine dal corpo.
Un toccasana per il colon e perfetto per chi soffre di ritenzione idrica.
Essendo comunque molto zuccherino le uniche controindicazioni sono per i soggetti obesi e per chi soffre di diabete. In questo caso il medico potrà valutare se è bene o no consumare i cachi.

 

Per concludere quest’articolo vediamo alcune curiosità divertenti sul Caco.

Viene comunemente chiamato, in napoletano, “legnasanta”. L’origine del nome è dovuta al fatto che è possibile, una volta aperto il frutto, vedere al suo interno una caratteristica immagine del Cristo in croce.

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In dialetto napoletano il Caco è detto Legnasanta perchè tagliandolo a metà si vede un triangolo bianco che ricorda la sagoma di Cristo in croce. Il gioco delle posate da trovare nel seme del caco per valutare come sarà l’inverno prossimo.

Un’altra leggenda sul caco riguarda “il gioco delle posate” per capire che inverno ci aspetta.
Praticamente se trovate un caco bio non dovrete far altro che trovare il grosso seme marrone al suo interno.
Il gioco consiste nel tagliare a metà il seme e vedere che posata uscirà. 😀

Se trovate una forchetta l’inverno sarà secco e mite.
Se trovate il cucchiaio preparatevi ad un inverno ricco di neve!
Se trovate il coltello l’inverno sarà davvero gelido e il freddo tagliate.

Conoscevate questo simpatico gioco con i semi dei cachi? Scrivetemi nei commenti se lo avete mai provato a fare!

Spero che questo articolo vi sia stato utile, mangiate tanti cachi e quest’inverno sarete forti come leoni!

Ciaooooooooo!